Progetto adolescenti: In giro con il portafoglio
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Sembra che il Progetto “In giro con il portafoglio” ci sia venuto incontro e noi che eravamo molto attenti agli specifici bisogni dei nostri adolescenti lo abbiamo accolto.
Si è avviato un po' in sordina grazie al dott. Simone Marrocco che aveva iniziato un’attività per l’acquisizione di abilità sociali con un adolescente, figlio di soci della nostra Associazione.
Per noi la sfida più grande è proprio quella di aiutare i nostri figli a non aver paura di uscire, di camminare per strada, di incontrare altre persone.
Anzi vorremmo che si allenassero un po' al giorno per imparare sempre più a diminuire le paure e l’ansietà, per provare il piacere di una vita più aperta, dove ci sia spazio soprattutto per l’amicizia. Già l’amicizia... Proprio quella dimensione primaria per tutti gli adolescenti, l’esperienza dalla quale traggono affetto, conoscenze, calore, motivazioni, allegria, tanto che possiamo affermare che essa è irrinunciabile per assicurare uno sviluppo sano di ogni ragazzo/a.
Spesso ai nostri figli è negata la possibilità di vivere amicizie a causa di difficoltà che si presentano come scogli insormontabili.
Noi genitori siamo investiti del compito di inventare le possibilità, creare le condizioni affinché anche i nostri figli possano sentire il giovamento dell’amicizia nelle loro giornate. Nonché lottare per vincere la tendenza alla chiusura sentendo profondamente il diritto all’amicizia e ad una vita sociale piena.
Per questo il progetto ha smesso di essere individuale e ha visto l’aggregazione di altri due ragazzi.
Siamo riusciti ad interessare anche gli scout di alcune parrocchie e così alcuni giovani si sono affiancati come volontari a tre dei nostri ragazzi, al dottor Marrocco e ad un’altra educatrice per sperimentare qualche ora di socialità senza la presenza dei genitori.

Consegna Attestati Corso CAA Facilitatori
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Questo primo corso rivolto ai genitori è stata un’esperienza bellissima grazie anche all'accoglienza e ospitalità del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma-Latina che ha ospitato LatinAutismo tutti i sabati in una sala grande con i comfort possibili donandoci la serenità di poter programmare e portare avanti un corso formativo per noi genitore.
L’associazione grazie al Istituto Leonarda Vaccari che con questo percorso sta formando i genitori nel capire come utilizzare e creare gli strumenti CAA come il passaporto, la striscia del tempo, l’agenda visiva, la lettura di un libro adattato ecc Insomma tanti strumenti adeguati per la comunicazione dei nostri figli.
Ricordiamo che LatinAutismo è riuscita ad organizzare l’importantissimo corso di II livello per docenti terminato questa settimana con l’idea di continuare ancora con la formazione dei docenti e non solo.
Finito il corso genitori abbiamo festeggiato con una torta deliziosa e un ciambellone ottimo fatto da due mamme, consegna attestati e saluti distanziati.
Un Grazie ai prof. Rossella Cavolo, Fabrizio Corradi, Elisa Stufani.
Autismo - CAA: Firmato il protocollo d'intesa tra LatinAutismo e l'Istituto Leonarda Vaccari
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Siamo finalmente ad agosto, e nonostante il clima afoso e la cauta socialità post-pandemia il lavoro dell’associazione Latinautismo non accenna a rallentare.
Oggi la collaborazione tra l’Istituto Leonarda Vaccari di Roma e Latinautismo si consolida in un protocollo d’intessa finalizzato alla promozione di azioni formative congiunte sulla Comunicazione Aumentativa e Alternativa e sulle Tecnologie Assistive. La Presidente dell’Istituto, prof.ssa Saveria Dandini de Sylva, e dell’Associazione, dott.ssa Monia Magliocco, vogliono costruire percorsi formativi di qualità per il territorio e contribuire così alla massima partecipazione di tutte le persone con bisogni comunicativi complessi sotto la supervisione scientifica del prof. Fabrizio Corradi, Responsabile dell’Ausilioteca dell’Istituto e Direttore del Master in Comunicazione Aumentativa e Alternativa della LUMSA.
Già a marzo 2019, in occasione del Seminario informativo Sportissimamente: Sport & Autismo, abbiamo invitato esperti CAA dell’Ist. Vaccari affinché fornissero strategie operative agli istruttori sportivi su come includere bambini con disturbo dello spettro autistico. Gli stessi esperti si sono resi disponibili a settembre scorso di supervisionare l’adattamento con l’uso della comunicazione aumentativa di alcuni ambienti sportivi come piscina, campo rugby e palestra di canottaggio.
Intraprendere un programma di CAA richiede uno sforzo notevole da parte del bambino, della sua famiglia, dei suoi principali partner comunicativi e dei professionisti coinvolti. Non si tratta, infatti, di applicare una tecnica riabilitativa, ma di costruire un sistema flessibile su misura per ogni persona, da promuovere in tutti i momenti e luoghi della vita, nell'ottica che la comunicazione è necessaria e indispensabile per il raggiungimento del massimo livello di qualità di vita per ogni persona.
Lo scorso anno, su richiesta di alcuni docenti di Latina scalo abbiamo organizzato insieme un corso formativo sulla CAA primo livello riconosciuto dal MIUR e tra poche settimane inizierà il corso CAA secondo livello per gli stessi docenti, fortemente motivati ad apprendere questa nuova modalità di comunicazione.
Il 29 febbraio invece è partito il corso CAA per genitori: dopo la prima lezione in presenza, il corso è continuato da remoto per poi riprendere in presenza lo scorso 25 luglio e terminerà il 3 ottobre 2020.
Crediamo sia di fondamentale importanza promuovere la cultura dell’inclusione e dell’accessibilità in ogni ambiente sociale anche attraverso l’uso della comunicazione aumentativa e alternativa.
Autismo - CAA: Firmato ad Aprilia il protocollo d'intesa
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Nella provincia di Latina le persone con Bisogni Comunicativi Complessi (BCC) faticano a trovare percorsi riabilitativi adeguati che possano sviluppare le loro autonomie personali e sociali fino a raggiungere i tanto ambiti "progetti di vita" specifici sulla persona autistica. Purtroppo, ad oggi la nostra qualità di vita è fortemente compromessa a causa di questa assenza e tutta la famiglia ne risente.
Per questo motivo nasce un patto d'intesa tra: la cooperativa sociale Le Girandole, che si occupa di servizi per lo sviluppo del bambino con un team multidisciplinare, la società Leto, che si occupa di sviluppare servizi per la persona innovativi, LatinAutismo, associazione di genitori con figli con disturbo dello spettro autistico. Il protocollo vede quale Responsabile Scientifico il Prof. Fabrizio Corradi, esperto nell'abbinamento di ausili tecnologici (elettronici e informatici) per la comunicazione, l’apprendimento e l’autonomia. Insieme daranno vita ad un polo valutativo per l'individuazione e l'introduzione di strategie di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) con particolare attenzione alle persone con disturbi dello spettro autistico nella città di Aprilia.
È necessario costruire una solida rete tra professionisti, famiglie e istituzioni come scuole e ASL, per migliorare l'inclusione sociale attraverso la formazione continua di tutte le figure che ruotano intorno alle persone con BCC.
LatinAutismo già da un anno ha promosso corsi di formazione sulla CAA per i docenti e i genitori e sollecitato le istituzioni scolastiche a partecipare ai bandi regionali per l'assistente alla comunicazione CAA specifico per alunni con BCC, attraverso questo patto d’intesa l’associazione si impegna a promuovere una cultura dell’inserimento, dell’inclusione e della partecipazione in tutti i contesti della vita dei nostri ragazzi.
Il territorio è ancora impreparato a soddisfare la crescente richiesta di questa specifica assistenza, ci auguriamo che possano nascere percorsi universitari e post-laurea per incrementare il numero di specialisti formati in ambito scolastico e sociale.
Corso CAA per genitori
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25 luglio 2020
Quando si inizia un corso dedicato ai genitori la prima cosa che dobbiamo prendere in considerazione è il modo in cui si insegnano le cose, l’aspetto umano e psicologico deve passare al primo posto. L’insicurezza, la vergogna, le preoccupazioni, le aspettative sono emozioni frequenti e molto spesso non considerate dai relatori, siamo abituati a ringraziare anche quando le cose non vanno proprio come si vuole, questo non è il nostro caso.
Oggi è ripartito il nostro prezioso corso per facilitatori per la comunicazione aumentativa alternativa dedicato alle famiglie con la lezione del Prof. Corradi, che oltre all'utilizzo di software da utilizzare per i nostri figli ci supportava con la gentilezza ed il sorriso che lo rappresenta.
Ringraziamo anche un nostro speciale papà che ha supportato le mammine nell'istallazione dei programmi e il consorzio che ci accoglie con estrema gentilezza in un posto accogliente e all'istituto Vaccari che aiuta a migliorare il nostro stile di vita offrendo una qualità elevata dei suoi professori.
Descrizione dell’evento
La mancanza di possibilità di comunicare con gli altri ha gravi ricadute negative nello sviluppo della relazione, del linguaggio, nello sviluppo cognitivo e sociale. L'inizio precoce d’interventi specifici mirati a ridurre le difficoltà comunicative può contribuire a prevenire un ulteriore impoverimento comunicativo, simbolico e cognitivo e la comparsa di disturbi del comportamento. In quest’ambito specifico è ormai riconosciuta la valenza di un percorso di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) come sostegno alla comunicazione naturale della persona con bisogni comunicativi complessi (BCC).
“La CAA si riferisce a un’area di ricerca e di pratica clinica ed educativa. La CAA studia e, quando necessario, tenta di compensare disabilità comunicative temporanee o permanenti, limitazioni nelle attività e restrizioni alla partecipazione di persone con severi disordini nella produzione del linguaggio e/o della parola, e/o di comprensione relativamente a modalità di comunicazione orale e scritta” (ASHA, 2005).
Intraprendere un programma di CAA richiede uno sforzo notevole da parte del bambino, della sua famiglia, dei suoi principali partner comunicativi e dei professionisti coinvolti. Non si tratta, infatti, di applicare una tecnica riabilitativa, ma di costruire un sistema flessibile su misura per ogni persona, da promuovere in tutti i momenti e luoghi della vita, nell'ottica che la comunicazione è necessaria e indispensabile per il raggiungimento del massimo livello di qualità di vita per ogni persona. Il progetto di CAA è un percorso dinamico, molto flessibile e personalizzato, che prende il via da una fase iniziale di valutazione delle abilità, delle barriere e dei bisogni del bambino e della sua famiglia, per la definizione degli obiettivi e l’avvio dell’intervento più idoneo. L’attuazione del progetto prevede, inoltre, frequenti valutazioni per l’adeguamento delle strategie utilizzate secondo il profilo funzionale comunicativo della persona con BCC. La complessità di questo processo e la sua stretta correlazione con l’ambito del comportamento adattivo, richiede la competenza di più figure professionali che sappiano lavorare insieme e integrare le loro specifiche competenze.
Il facilitatore in questo contesto è colui il quale si assume la responsabilità di supportare gli sforzi comunicativi della persona con BCC; è un tramite, un promotore della comunicazione e delle relazioni tra la persona con BCC ed altri partner: compagni di scuola, amici, insegnanti (scolastici, sportivi, etc.), in modo che non sia solo la famiglia il suo interlocutore. I facilitatori della CAA forniscono assistenza quotidiana alle persone con BCC; supportano l’implementazione di interventi multimodali; attuano la manutenzione delle tecnologie CAA; preparano materiali a bassa tecnologia.
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